Un viaggio inebriante, sulle tracce delle spedizioni alpinistiche
Nei meravigliosi scenari naturali, nella semplicità delle persone, nei gesti, nel modo di vivere e nella straordinaria varietà di culture e tradizioni, troveremo stimoli ad aprire cuore e mente a nuove esperienze. Il Nepal è un ottimo posto per riappropriarsi del proprio tempo e di se stessi guardando attraverso gli occhi del viaggiatore: verremo travolti da odori, profumi e suoni, dal brulicare della vita nei quartieri di Kathmandu e dalla natura imponente delle vette dell’Annapurna
CARATTERISTICHE DEL VIAGGIO
Durata di 15 giorni/14notti. Attività giornaliere: 8 giorni di trekking montano + 4giorni di visite culturali+ 2 giorni di spostamento interno+2 giorni di viaggio Italia/Nepal
Attività giornaliere
Durata di 15 giorni/14notti. Attività giornaliere: 8 giorni di trekking montano + 2giorni spostamento interno, 4giorni di visite ed esperienze culturali, 2 giorni di viaggio Italia/Nepal/Italia
Dove stiamo
4 notti in GuestHouse a Kathmandu + 2 notti in GuestHouse a POkhara, le altre notti in Guest House di montagna durante il trekking itinerante
Cene e Pasti
Colazioni e cene di norma presso la struttura che ci ospita o nelle immediate vicinanze. Pranzi in Tea Houses del percorso
Difficoltà
Adatto a chi già esperto di cammino in montagna e traversate montane con zaino in spalla
Bagaglio
Zaino 60L per il trekking e gli spostamenti interni. Borsa più capiente per il viaggio da/per l’Italia e per lasciare il superfluo a Kathmandu
Meteo
Dicembre in Nepal è il cuore della stagione secca/fredda. Ottimo per il trekking. Di giorno temperature intorno ai 12/14°c anche in altura, mentre la notte con l’aumentare della quota si verificano anche temperature negative.
Prezzo
La quota per persona è di 1190€
Inizio/fine viaggio
Aeroporto Tribhuvan di Kathmandu (Nepal)
Gli incontri nei villaggi montani, gli altipiani carsici, i canyon, fiumi, laghi, grotte sono parte dell’esperienza di questo viaggio.
Un viaggio adatto ai più spartani e curiosi
LA GUIDA DEL VIAGGIO
Matteo Zamboni GAE
Guida Ambientale Escursionistica, Ideatore del viaggio
In quasi venti anni di viaggi balcanici, il Montenegro mi è sempre risultato una terra di difficile
passaggio, rannicchiata tra le montagne a Nord e con un accesso al mare vertiginoso a Sud.
Arrivandovi dal mare, è faticoso accedere al suo interno, dovendo superare dislivelli impegnativi,
e una volta nel suo interno gli spostamenti sono assai difficili per la morfologia tormentata.
Un paese molto piccolo in estensione (il 10° più piccolo di tutta Europa: appena più grande del
Kosovo, appena più piccolo della Slovenia) e poco abitato, ma a suo modo “ricco e profondo”,e
dislocato su vari “livelli”, dove in pochi chilometri si passa dal Mediterraneo ad i Balcani più
profondi e dove questi due mondi si fondono in contesti davvero pittoreschi.
Il primo contatto con il Montenegro ed i suoi abitanti avvenne per me nel 2001, in un viaggio
invernale: sperimentarlo nel suo periodo di “letargo” non fu certo immediatamente attrattivo dal
punto di vista dei contatti umani, ma fu molto significativo da quello naturalistico. Solo Podgorica,
il lago di Scutari e la costa sembravano dotati di vita, peraltro ammaccata dai recenti
bombardamenti NATO
Decisi di tornarci in bicicletta nel maggio 2003, in un viaggio che da Trieste si concluse in Albania
e che portò a viaggiare tutti i confini “nuovi” e passare per villaggi abitati da varie etnie, per strade
polverose, ma con il filo conduttore della vita contadina e rurale.
Fu poi la volta del treno Beograd-Bar, nel 2005 seguendo i Serbi nella loro ricerca estiva di un mare
raggiungibile aggirando gli embarghi e le limitazioni di transito imposte.
Poi le visite dalla Croazia -nel 2008 e 2009- sulla costa da Igalo a Herceg Novi, da Tivat a Kotor,
da Bar a Ulcinj, in contesti sempre più cementificati e “russificati”.
E finalmente, nei recenti anni, di nuovo al suo interno col l’esplorazione dei fiumi Tara e Piva che
delimitano il Parco nazionale del Durmitor, e poi le sue montagne: e c’è voluta proprio l’attrattiva
della Montagna per tornare a scoprirlo più nel dettaglio, nelle sue caratteristiche umane, nelle sue
contraddizioni culturali e politiche.
Ognuno di questi viaggi precedenti ha contribuito a costruire e selezionare un itinerario che potesse
essere rappresentativo, e praticabile.
Già svolto nel 2016, 2017 e 2018 adesso il viaggio è giunto alla sua quarta edizione: basta partire!
E LE NOSTRE GUIDE DI SUPPORTO
Gabriele Monaco
Supporto logistico e spostamenti
Edoardo Chinca
Supporto logistico e spostamenti
HANNO VIAGGIATO CON NOI
Le parole di chi c’è stato
Ettore e Claudia- 2017
“Un viaggio spettacolare!”
Massimiliano – 2017
“Proporrei il termine ESPERIENZIALE che, credo, possa perfettamente rappresentare in una sola parola l’insieme di emozioni che abbiamo vissuto in una sola settimana”
Frosty – 2016
“Ragazzi, è stato un viaggio bellissimo. La natura, il gruppo, le battute, l’affinità del Monaco per l’acqua (diluvio, grandine, rapide, pozzi, diluzione della rakja), l’ansia d’anticipo e il sollievo successivo per il White Water Rafting, l’abilità del Leader Maximo, il piacere di condividere con voi questa settimana stupenda “
Paolo – 2018
“Il Bivacco ha sempre sorprese in serbo!”
Livia – 2018
“Grazie a tutti per questo bellissimo viaggio! Io chiudo gli occhi e vedo ancora Montenegro .. chissà quanto dura questo effetto?! “
“
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Un viaggio dal sapore di “spedizione”, per gustare la selvaticità delle zone attraversate
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2020