Guida Ambientale Escursionista, lingua italiano/ serbo-croato

La mia prima volta in Serbia è stata nel 1999, provenendo proprio dalla Bosnia appena dopo i
bombardamenti NATO, impegnato a supportare progetti in orfanotrofi belgradesi.
Fu un’esperienza indelebile e da quel momento infatti sono tornato in Serbia a più riprese per i soliti
motivi e non solo, allargando la conoscenza del territorio e la rete di amicizie da coltivare. Tuttavia
questo viaggio non è nato fino al 2011, dopo essere entrato in contatto con la natura dei Monti Tara
e con l’umanità della Serbia Centro Occidentale.
Ovvero:ci sono voluti 12 anni prima di decidere di organizzare e svolgere un viaggio escursionistico
in Serbia, a piedi, in un paese dove camminare spesso è ancora legato alla condizione di arretratezza
ed è sinonimo di povertà: se si cammina è per necessità, non per svago o interesse “escursionistico”.
Per quello chi può permetterselo si muove in auto. Sempre per ciò questo diventa un viaggio
“controcorrente”.
Fino ad allora i viaggi erano da me stati organizzati per condurre volontari italiani sulle zone di
lavoro umanitario o di sopralluogo in situazioni da monitorare, oltre che per mio interesse personale
a seguire le amicizie fatte in loco. Oppure ancora dal 2005 per accompagnare e fare da interprete ai
primi imprenditori italiani che decidevano di sondare la cooperazione internazionale con le imprese
serbe, dopo un periodo di stabilizzazione.
E’ stato così che mano a mano è cresciuta la conoscenza dei posti, si sono coltivati contatti ed
amicizie, ed è cresciuta parallelamente la voglia di far conoscere da un punto di vista umano ma con
approccio escursionistico e semi-turistico quella che a mio avviso è ancora una delle aree più
genuine dal punto di vista della possibilità di sperimentare viaggi veri, fatti di incontri ed imprevisti,
che sono sempre quelli che ti fanno conoscere al meglio una terra e la sua cultura.
Entrare nelle case delle persone, condividere la quotidianità. il cibo e le chiacchiere e trovare
argomenti comuni, stupirsi di ciò che qui è la comune realtà mentre pensavamo che certe scene e
racconti esistessero ormai solo nei ricordi sfumati di bambino se non addirittura nei racconti dei
nonni.
Per questo penso che questo viaggio, in queste terre, pur arricchito di elementi di attrazione
escursionistica e semi-turistica, costituisca una vera esperienza umana, non ordinaria nel panorama
dei viaggi a piedi.
Sono sempre contento di poterlo ripetere ed è per questo che sono disposto a svolgerlo
indipendentemente dal raggiungimento “numero minimo” iscritti.
Spero che anche voi apprezzerete il viaggio e le persone che incontreremo!