Guida Ambientale Escursionistica, Ideatore del viaggio

Era l’inizio estate del 2003: allora aiutavo i gestori al Rifugio Del Freo a Mosceta sulle Apuane. In
un giorno di Giugno, nel primo periodo di apertura continuata del Rifugio, si attende il passaggio di
un gruppo di escursionisti Islandesi, un po’ una rarità sulle Apuane. Il giorno prima, arriva insieme
alla conferma telefonica, anche la richiesta di un accompagnatore per il gruppo, di stanza al
Puntato, per andarli a prendere, condurli a pranzo al Rifugio e ricondurli al Puntato per una via
diversa, compiendo un anello. “Matteo, perché non vai te? “ Dicono all’unisono Stefano e
Francesca, i gestori
Non me lo faccio ripetere, mentre cerco di realizzare il da farsi. Sono curioso:l’Islanda mi ha sempre
attirato, ma non ho mai avuto a che fare con gente islandese, non so esattamente cosa aspettarmi
dal gruppo, non so a cosa possano essere interessati delle nostre montagne Apuane loro che
vengono dalla terra dei vulcani… L’unica maniera è andarli ad incontrare!
Il giorno dopo parto da Mosceta al mattino presto, vado e li incontro a Puntato, come convenuto:
l’accompagnatrice è una signora dall’età indecifrabile, capelli corti e andatura dinoccolata. Tutto il
gruppo composto da persone di mezza età, ben attrezzati, biondi o grigi e palliducci in volto. Occhi
chiari, silenziosi ma attenti a ciò che si dice. Non intimoriti, ma rispettosi. Si parte a piedi, tra faggi,
conifere e scorci apuani, fino al Rifugio.
La giornata scorre liscia, in un lento crescendo di sintonia e sempre meno sforzi per capirsi: in
fondo in Apuane ci sono già arrivati con le loro gambe, il ritmo di camminata è adatto a tutti, la
giornata soleggiata, i posti molto belli.
Tornati al Puntato ci congediamo, e capisco che la giornata è andata bene: gli islandesi sono
interessati non solo ad un aspetto della montagna, ma a TUTTO ciò che vedono: credo di aver
capito, dai commenti raccolti, che il nostro deve essere un ambiente ed un contesto veramente
diverso da quello in cui vivono loro tutto l’anno, e per questo sono soddisfatti.
Con la capogruppo ci scambiamo l’email (quando ancora era questa l’avanguardia della
comunicazione) . Si chiama Steinunn, e dice che l’anno prossimo si farà fare un programma diverso
dalla guida e tour operator danese, richiedendo la guida locale per Apuane ed Appennino. Magari ci
rivedremo..

Naturalista e glaciologo per formazione. Lavora come Guida glaciologica in Islanda, mentre nel tempo libero si dedica alla sua passione per la scalata su ghiaccio, aprendo nuove vie sul territorio islandese

Nativa di Reykjavik, è appassionata di viaggi a piedi; lavora in Islanda come guida a piedi in attività locali (ad es. la ricerca dell’Aurora boreale) e viaggi all’estero per islandesi tra i quali quelli in Garfagnana che svolgiamo in collaborazione ogni anno con i suoi gruppi.

“Grazie Matteo per essersi preso cura di noi ed averci coccolato anche quando il tempo non è stato dei migliori!”

“”

“Grazie a tutti per la bella compagnia, è stato un viaggio oltre le aspettative in una terra davvero inimmaginabile! “

“Uno dei miei sogni si è appena avverato: è stata una bellissima vacanza, breve ma intensa!! Ho sempre la testa verso quella terra selvaggia e primordiale, ricca di meravigliose sorprese e angoli magici!! “

” Ripenso spesso con nostalgia alle giornate indimenticabili trascorse insieme tra i ghiacci islandesi“